Pasqua a Barcellona, fra religione e folklore
Barcellona, così come tutta la Spagna in generale, ha ancora oggi un forte senso religioso e non è, quindi, un caso che la Settimana Santa (Semana Santa) sia uno dei momenti dell’anno più intensi di eventi.
Accanto alle processioni e riti religiosi che si tengono un po’ ovunque nella città, sono numerosi gli eventi di diversa natura che animano la stessa, rendendola appetibile anche a chi non si propone un viaggio dal carattere spiccatamente spirituale.
Nel corso della Settimana Santa, dal 20 marzo al 26 marzo nel 2016, la città è particolarmente affollata non solo dai turisti, ma anche dai cittadini che, considerato il periodo festivo, hanno più tempo libero.
Già dalla domenica delle Palme è comunque possibile assistere a diverse processioni, una delle più caratteristiche è quella organizzata dalla parrocchia di San Agustín che passa anche dalla Rambla.
Le principali celebrazioni del Triduo Santo si tengono nel piazzale antistante la Cattedrale di Barcellona: dal Venerdì Santo si tengono diverse processioni, tutte molte suggestive e partecipate, e ovviamente il culmine c’è la domenica di Pasqua.
Val la pena ricordare che, a differenza dell’Italia, anche il Venerdì Santo è un giorno festivo: per questo, molti negozi e locali sono chiusi, così come le principali attrazioni turistiche. Una delle rare eccezioni per lo shopping è il centro commerciale MareMagnum che rimane aperto anche nei giorni festivi; mentre fra i musei, troverete aperti tutto l’anno Casa Batllo, la Sagrada Familia, la fondazione Joan Mirò (eccezionalmente aperta anche per Pasquetta), così come la fontana magica.
Il Museo Picasso sarà aperto per Pasqua, ma chiuso a Pasquetta.
Nel weekend di Pasqua, dunque, solo il sabato santo è un giorno feriale e, quindi, mettete in cantiere di trovare code all’ingresso dei principali monumenti. Un’alternativa, pertanto, da valutare con molta attenzione in questi giorni sarebbe quella di dare maggior spazio alla scoperta della città, approfittando del clima mite del periodo; in questo senso, non dimenticate di fare particolare attenzione a cosa mettete in valigia, avendo un occhio di riguardo per un abbigliamento primaverile e abbastanza leggero.
Per il pranzo di Pasqua, dovrebbero essere aperti sia Amaya (in La Rambla), dove vi consiglierei la paella, che l’Elx Al Moll (al Maremagnum), specializzata nella cucina di mare.
La cucina pasquale di Barcellona include i dolci Mona de pascua, fatti con pan di Spagna, tuorlo e frutta candita, ma spesso disponibili in varianti meno light ed esteticamente più ricercate (fate una passeggiata fra le vetrine dei pasticcieri di Barcellona per capire cosa intendo!), e i Bunyols de cuaresma, deliziose ciambelle fritte e cosparse di zucchero a velo.
Se amate il cioccolato, non mancano dei piccoli e grandi capolavori di bellezza e bontà e, a proposito, cade a fagiolo una visita al Museu de la Xocolata, particolarmente gettonato in questo periodo in cui il cioccolato abbonda sulle nostre tavole: sculture di tutti i tipi (c’è anche una versione della Sagrada Familia e di Hello Kitty in cioccolato!) vi attendono per deliziare la vostra vista…
Dunque, se non avete ancora deciso come trascorrere Pasqua, Barcellona sarà sicuramente una delle mete di prendere seriamente in considerazione!