Scrivi un commento per primo / di Alessandra Sanna / aggiornato: 11 Ottobre 2017
La Ribera è uno dei quartieri storici della ciutat vella di Barcellona, e uno dei più particolari della città. Ospita attualmente alcuni delle attrazioni più importanti della città, come la chiesa di Santa María del Mar, il Palau de la Musica Catalana, e il Museo Picasso.
Un tempo centro economico della città, è stato in passato un quartiere di mercanti, artigiani, marinai e corporazioni, molto fiorente durante il periodo d’oro del commercio catalano, fino al XV secolo. Le vestigia di questo passato si possono ritrovare ancora nei nomi delle vie, che riflettono quelle degli antichi mestieri che si praticavano. Oggi La Ribera è diventato un quartiere molto alla moda, con una forte vocazione al design e all’arte, e una buona quantità di ristoranti di tendenza.
Indice:
Storia de La Ribera
La Ribera in catalano significa “costa“, infatti il quartiere molto tempo fa, prima che la Barceloneta fosse unita alla terraferma, aveva uno sbocco diretto al mare. Probabilmente nato successivamente al X secolo con l’apparizione di un centro abitato al di fuori delle mura medievali, la Ribera è nata inizialmente come quartiere di pescatori e marinai, sviluppandosi lentamente con numerosi laboratori tessili e di attività economiche, fino a diventare, tra il XIII e il XV secolo, il centro economico di Barcellona.
Il quartiere possiede due aree molto distinte: La Ribera propriamente detta, e il Born. La differenza fra le due zone è che La Ribera era all’interno delle mura cittadine, mentre il Born ne era all’esterno. Il termine “born” può significare giostra o torneo: s’ipotizza che anticamente esistesse una piazza dedicata ai tornei medievali subito fuori dalle mura cittadine, impiegata per feste popolari come il carnevale o le processioni popolari, tra il XIII e XVII secolo.
Il quartiere perse la sua importanza economica con la costruzione del nuovo porto nel XVI secolo, che portò le attività produttive nel quartiere della Mercé.
Una parte de La Ribera fu rasa al suolo nel 1714, in conseguenza della sconfitta catalana nella guerra di successione spagnola (1701-1713), per fare spazio ad una cittadella militare fortificata, circondata da un’estesa spianata che ne permettesse una facile difesa, per un totale di circa 28 ettari. Durante il XIX secolo la cittadella militare fu abbattuta, restituendo i terreni alla città di Barcellona, e le spianate furono parzialmente urbanizzate. Alcuni di questi spazi furono impiegati per costruire il Parc de la Ciutadella e il mercato del Born, dando al quartiere la configurazione attuale.
Itinerario per La Ribera e il Born
Dal Palau de la Musica Catalana fino a Sant Pere de les Puel·les
Puoi iniziare il tuo percorso partendo da Plaça de Catalunya (ampiamente servita dalle linee della metro 1, 3, 6 e 7), e imbocca il Carrer de la Fontanella, fino ad incrociare la Via Laietana. Questa importante arteria cittadina ha un’origine piuttosto recente: progettata a cavallo tra ‘800 e ‘900 per collegare l’Eixample al porto, fu realizzata in 5 anni, fra il 1908 e il 1913, abbattendo oltre 2000 case, fra cui diversi palazzi storici del periodo gotico. Uno di questi, Casa Padellàs, fu smontato e ricostruito in Plaça Reial, diventando parte del MUHBA.
Imbocca la Via Laietana in direzione del mare, e prosegui per circa 200 metri fino ad avere alla tua sinistra il Carrer Ramon Más; una volta preso il Carrer potrai trovare dopo poco tempo uno dei gioielli più preziosi del modernismo catalano: il Palau de la Musica Catalana. Inaugurato nel 1908, si tratta dell’opera più celebrata dell’architetto Doménech i Montaner, e rappresenta la vera essenza del modernismo catalano. Assolutamente meritevole di una visita al suo interno, puoi leggere maggiori informazioni sugli orari d’ingresso e il costo dei biglietti in questo articolo.
Dopo aver visto il Palau, prosegui lungo la strada di fronte all’ingresso principale del Palau, il Carrer Sant Pere Més Alto, fino alla sua fine, per arrivare al Monastero di Sant Pere de les Puel·les in Plaça de Sant Pere. Un tempo parte di un più ampio complesso benedettino, il monastero è stato fondato nell’anno 945, diventando un importante complesso benedettino. A seguito delle espropriazioni dello stato spagnolo, passò in mani statali e divenne una prigione nel 1835. Insieme alla chiesa è stato dato alle fiamme durante la guerra civile spagnola, nel 1939. La chiesa ha subito profondi restauri durante i secoli, tuttavia si possono trovare ancora molti dei suoi elementi originali di epoca gotica e romanica, sopravvissuti ai numerosi interventi subiti nel tempo. L’omonima piazza adiacente è uno degli angoli più incantevoli della Ciutat Vella.
Da Sant Agustí Vell fino al Mercato di Santa Caterina
Esci dalla piazza imboccando la via subito a destra della banca La Caixa, dopo l’incrocio la strada si rinomina e diventa il Carrer de les Basses de Sant Pere. Questa strada conduce fino alla Plaça de Sant Agustí Vell. Questa piazza prende il nome dall’omonimo convento, raso al suolo nel 1716 per costruire la cittadella militare, smantellata a sua volta nel XIX secolo.
Il luogo conserva ancora elementi architettonici dell’antico convento: attraversa la piazza lungo la zona pedonale, sulla sinistra si apre un’altra piazzetta, Plaça de l’Academia, dove si può vedere i resti della facciata. Entra nel cortile per vedere una parte dell’antico chiostro del convento di epoca romanica, restaurato recentemente. Nello stesso edificio puoi trovare il Museo del Cioccolato: al suo interno puoi trovare le riproduzioni completamente fatte in cioccolato dei principali monumenti della città, inclusa quella della Sagrada Familia. Per arrivare al Museu del Cioccolato esci dall’altro lato del cortile, in Carrer del Comerç, il museo è alla destra.
Torna in Plaça de Sant Agustí Vell svoltando alla prima a sinistra, il Carrer dels Carders, dal nome delle corporazioni dei cardatori di lana che operavano nella via. Prosegui per un centinaio di metri fino a trovare alla tua destra il Carrer d’En Giralt el Pellicer, dopo pochi metri potrai arrivare al Mercat de Santa Caterina.
Costruito tra il 1844 e il 1848 al posto di un convento, è stato riammodernato recentemente nel 2004 con l’aggiunta della sua caratteristica copertura ondulata. Il mercato apre il lunedì, il mercoledì e il sabato fino alle 15:30, gli altri giorni fino alle 20:00, tranne la domenica quando è chiuso. Meno famoso della Boquería o di San Antonio, questo mercato è un ottimo posto dove fare uno spuntino, al suo interno c’è un’ampia scelta di bar de tapas che servono vari piatti a prezzi convenienti.
Palazzi medievali e musei del Carrer Montcada
Torna indietro in Carrer d’En Giralt el Pellicer fino ad incrociare nuovamente il Carrer dels Carders. Subito di fronte potrai notare la Capella Marcús. Si tratta di uno degli edifici più antichi di Barcellona, ed uno dei pochi esempi intatti di stile romanico nella città, del XII secolo. Il suo benefattore fu il banchiere Bernat Marcús, che fece importanti donazioni per la costruzione di un ospedale, di cui oggi rimane in piedi solo la cappella. La funzione di questo ospedale era di accogliere i visitatori quando le porte della città erano chiuse. Dopo aver visto la cappella prosegui lungo la strada: siamo in Carrer Montcada, una delle zone con la più alta concentrazione di musei e monumenti della città.
Il Carrer Montcada deve il suo nome ad una delle famiglie più ricche ed eminenti di Barcellona, i Montcada, che ricevettero il terreno nel XII secolo direttamente dai conti della Catalogna, per il loro appoggio alla conquista della città di Tortosa, fino a quel momento in mani arabe.
I Montcada, come altre famiglie nobili e mercanti, diventarono ricche grazie al commercio nel Mediterraneo, e costruirono i loro sontuosi palazzi lungo questa strada. Tutti i palazzi gotici nella zona hanno una struttura simile: costruiti intorno ad un patio centrale, si accede al piano nobile attraverso una scalinata principale. Oggi buona parte degli edifici sono stati riconvertiti a musei, formando un centro artistico di primaria importanza nel centro della città.
- Museu Picasso: al numero 15-23 di Carrer Montcada, il Museo Picasso contiene una delle più importanti collezioni del pittore malagueño, di oltre 4000 opere, tra cui molte giovanili eseguite durante la sua permanenza a Barcellona.
- Museu dels Cultures del Món (museo delle culture del mondo): situato al numero 12 di Carrer Montcada, si tratta di un museo etnologico contenente un’estesa collezione di manufatti e reperti provenienti da ogni continente extraeuropeo. Raramente affollato, può rivelarsi una piacevole sorpresa.
- Museo del Mammut: si trova al numero 1 di Carrer Montcada, subito dopo la Cappella Marcús. Si tratta di un museo paleontologico che contiene un’esposizione di scheletri e riproduzione di animali preistorici dell’era glaciale. I più piccoli saranno entusiasti.
- MEAM (Museu Europeo d’Art Modern), si trova in Carrer de la Barra de Ferro, una traversa di Carrer Montcada di fronte al Museu Picasso. Si tratta di un museo di arte contemporanea figurativa, spesso tralasciata dai grandi centri culturali in favore dell’arte astratta. Se non ti piace Picasso e l’arte astratta in generale potrebbe essere una soluzione molto interessante.
Il Passeig del Born e Santa María del Mar
Proseguendo fino alla fine del Carrer Montcada si arriva al Passeig del Born: alla sinistra puoi vedere la chiesa di Santa María del Mar. Fra le più belle di Barcellona, questa chiesa è stata costruita nel XIV secolo, con i contributi e il lavoro dei fedeli del quartiere, a cui tuttora appartiene. È senza dubbio uno degli esempi meglio conservati di architettura gotica catalana. Puoi leggere la storia della chiesa in questo articolo, con maggiori informazioni sugli orari d’ingresso.
Uscendo dalla chiesa torna indietro al Passeig del Born, e percorrilo interamente fino al Mercato del Born: progettato da Josep Fontserè i Mestre nel 1873, fu completato nel 1876. Completamente costruito in ferro e vetro, il mercato è stato oggetto di un profondo restauro che ha portato alla luce, nel suo sottosuolo, i resti delle antiche case distrutte per la costruzione della cittadella militare. Dal 2013 ospita il Centro Cultural Mercat del Born (Born CCM): oltre all’esposizione permanente sulla Barcellona del XVIII secolo, con i ritrovamenti del sito archeologico, il Born CCM ospita due mostre temporanee, per cui dispone di oltre 8.000 mq di spazio.
L’itinerario si conclude qui. Dal Born CCM puoi raggiungere facilmente il Parc de la Ciutadella, che si estende dall’altro lato del centro culturale, per arrivare fino all’Arc de Triomf, oppure dirigerti verso la Barceloneta, in direzione del mare.
Informazioni utili
L’itinerario, da Plaça de Catalunya fino al Mercato del Born, è lungo circa 2,7 km, e si percorre in un paio d’ore senza prendere in considerazione eventuali visite ai musei, altrimenti prendi in considerazione almeno mezza giornata. Al Museo Picasso c’è quasi sempre della coda all’ingresso: intorno all’ora di pranzo in genere tende ad essercene di meno. Il percorso è completamente in piano e privo di barriere architettoniche: se hai preso una bici in affitto potrai trovare delle rastrelliere un po’ ovunque. Se dal Mercato del Born vuoi prendere la metropolitana, le stazioni più vicine sono quelle di Jaume I e della Barceloneta, entrambe sulla linea 4 gialla.